L’importanza dell’antiparassitario per gatto
L’antiparassitario per gatto è di vitale importanza per il nostro amico a quattro zampe, per tutelarlo dai parassiti e dalle malattie che possono insorgere dal loro morso o puntura e che, di conseguenza, possono essere trasmesse all’uomo. Gli antiparassitari si dividono in due categorie in base alla composizione e all’efficacia: chimici e naturali. I primi hanno effetto immediato e sono composti da agenti chimici, mentre i secondi sono formulati con sostanze naturali la cui efficacia necessita di più tempo. Ad ogni modo, durata ed efficacia possono variare nel corso del tempo, dunque è fondamentale far applicare l’antiparassitario al gatto con costanza una volta terminato l’effetto.
Come si fa a capire che il gatto ha i parassiti?
Riconoscere le pulci nei gatti non è sempre facile, poiché talvolta l’unico sintomo riconoscibile e visibile è il prurito. Tuttavia, vi sono diversi segni che fanno intendere che l’animale abbia contratto qualche parassita, vediamo quindi quali sono.
Pulizia eccessiva
Il primo sintomo della presenza di pulci o altri parassiti nel gatto è l’eccessiva frequenza di auto pulizia, quindi leccare o mordicchiare le parti interessate, che comporta anche una perdita di pelo e comparsa di chiazze lungo tutto il corpo.
Comparsa di rossori e lesioni cutanee
Quando una zecca morde il gatto, lascia nell’animale una piccola dose di saliva che scatena delle reazioni allergiche e, di conseguenza, la tendenza dell’animale a grattarsi ripetutamente.
Perdita di peso
Tra i tanti pericoli per il gatto vi è quello di ingerire le pulci mentre si lecca, contraendo la cosiddetta tenia cucumerina che, addentrandosi nell’apparato digerente dell’animale, si attacca alle pareti intestinali crescendo sempre di più.
Come e dove mettere l’antiparassitario al gatto
Alla domanda come mettere l’antiparassitario al gatto non vi è una risposta univoca, perché ciò dipende dalla tipologia di prodotto, dalla sua efficacia e dalla sua durata.
È importante, innanzitutto, tenere a mente due regole fondamentali: non usare l’antiparassitario per cane sui gatti e, in caso di antiparassitario topico, evitare di fare il bagno all’animale dopo l’applicazione del prodotto. Riguardo il dove mettere l'antiparassitario al gatto, questo dipende dalla tipologia: se è un prodotto spot-on (detto anche pipetta) va applicato sul dorso dell’animale, alla base del collo, tra le scapole; se è uno spray va distribuito su tutta la superficie del corpo dell’animale, alla distanza indicata, tenendo il flacone in posizione verticale e facendo attenzione a evitare le regioni più sensibili come occhi e bocca.
Ma cosa succede se il gatto lecca l’antiparassitario? Trattandosi di sostanze potenzialmente nocive se ingerite, l’animale potrebbe sviluppare sintomi quali ipersalivazione, vomito o dissenteria. È sempre meglio rivolgersi al medico veterinario in caso di eventi avversi.
A che è età si può mettere l’antiparassitario ai gatti
È possibile applicare prodotti antiparassitari appositi per i cuccioli, a partire dal secondo giorno di vita.
In quale periodo dell’anno ci sono i parassiti (o “pulci e zecche”, usare quale credete possa funzionare meglio)
Spesso si ha l’errata tendenza a pensare che con l’arrivo delle belle giornate e delle passeggiate in mezzo al verde sia giunto il momento di usare l’antiparassitario per gatto. In realtà, soprattutto a causa del cambiamento climatico, i parassiti non hanno stagione, sono presenti anche nei mesi meno caldi; dunque è bene che l’animale sia protetto in ogni momento perché il rischio è sempre in agguato.
Quanto dura l’antiparassitario del gatto
La durata dell’antipulci per gatto dipende dalla stessa tipologia, poiché alcuni prodotti avranno una durata prolungata, mentre per altri è necessario ripetere l’applicazione nel tempo.
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