Addestramento del gatto: da cosa partire
Per quanto ormai i gatti domestici siano piuttosto docili e addomesticabili, non è facile ottenere da loro quello che si desidera senza una ricompensa in cibo. Infatti, i meccanismi di ricompensa funzionano molto bene nell’educazione del gatto: basti pensare a come, ad esempio, i gatti corrono in cucina appena sentono la scatoletta del cibo aprirsi.
Ma quali sono gli elementi da tenere sempre in considerazione prima di intraprendere un discorso di educazione del gatto? I principali sono:
- Rispettare i suoi tempi: potrebbe volerci molto tempo prima di convincerlo a imparare un gesto o un comando. Pertanto, bisogna avere molta pazienza durante la fase di educazione;
- Non impostare sessioni di addestramento lunghe: 2 minuti al giorno sono più che sufficienti, si finirebbe per stancarlo e creare l’effetto opposto;
- Scegliere una zona tranquilla: durante l’addestramento il gatto deve essere concentrato, meglio evitare zone della casa ricche di distrazioni;
- Addestrarlo quando ha fame: dato che, come si è già detto, le ricompense saranno in cibo, si consiglia di addestrarlo quando ha fame per renderlo più partecipe;
- Infine, non avere pretese irrealistiche: ragionare step by step, non bisogna subito pretendere troppo dalla fase educativa del proprio gatto.
Scopriamo allora alcune situazioni in cui può essere utile insegnare la disciplina a un gatto.
Come educare un gatto a non mordere
Se durante il gioco o mentre stai facendo le coccole al gatto il pelosetto morde, il modo migliore per educarlo a inibire questo gesto consiste nell’ignorarlo e smettere di fare quello che si stava facendo. Infatti, privarlo dell’interazione, gli permetterà di calmarsi e capire cosa non deve fare: è importantissimo non reagire al morso in maniera negativa o arrabbiandosi perché si rischierebbe solo di spaventarlo e di peggiorare le sue abitudini.
Come educare un gatto a non salire sul tavolo
Utilizzare l’educazione tramite rumore può essere molto utile se si vuole evitare che il proprio gatto salga sul tavolo o su alcuni mobili. L’educazione tramite rumore consiste nell’indurre il gatto a evitare una determinata azione, facendogli associare un rumore fastidioso al gesto.
Questa tecnica può essere realizzata posizionando con del nastro adesivo della carta da forno ai lati del mobile sulla quale il gatto sale. In questo modo, il rumore della carta lo dovrebbe portare ad evitare di compiere quel gesto.
Se questa tecnica non dovesse funzionare, si potrebbe sempre provare con il metodo dello spruzzino: spruzzargli un pochetto d’acqua (mai sul muso, piuttosto sulla coda) potrebbe aiutarlo a capire che il gesto non va reiterato.
Come educare un gatto a non graffiare il divano
Partiamo da una premessa, ovvero che il gatto quando graffia il divano o altri mobili non lo fa per farci un torto ma semplicemente perchè è un meccanismo naturale per marcare il territorio, affilare le unghie o allungare i muscoli mediante lo stretching.
Il metodo per educarlo a non graffiare è quindi indurlo a utilizzare un altro oggetto per sfogare questo suo bisogno, come un tiragraffi.
Ma come educare il gatto a utilizzare il tiragraffi? Ci sono più trucchi per convincerlo. Un metodo potrebbe essere posizionare il tiragraffi vicino all’oggetto/mobile quale tende a farsi le unghie. Se non funzionasse, si potrebbe rafforzare il metodo provando a strofinare l’erba gatta sul tiragraffi.
In extremis, per indurlo a non graffiare mobili e divano, si può provare a proteggere l’oggetto con un nastro trasparente in PVC o dell’alluminio (entrambi materiali che gli daranno un po’ di fastidio e lo porteranno ad evitare) o a spruzzare una miscela di acqua e limone sulla superficie: infatti, l’odore dell’agrume lo indurrà a evitare di toccare il mobile.
Ora che hai scoperto alcuni consigli sull’educazione del tuo gatto, puoi trovare altre informazioni utili sui pelosetti sul nostro Pets & More!