Fasi e decorso dell’Ehrlichiosi
Le differenti forme in cui può manifestarsi la malattia sono causate dalla trombocitopenia, ovvero da una riduzione delle piastrine che viene causata dalla contrazione del batterio. In ogni caso, l’Ehrlichiosi può manifestarsi in tre fasi principali, in base al ceppo del virus contratto, al sistema immunitario e allo stato di salute del cane colpito:
- La prima forma di Ehrlichiosi è quella definita acuta, che prevede 8-20 giorni di incubazione del virus e successivi sintomi che durano all’incirca dalle 2 alle 4 settimane. Solitamente, i cani che la contraggono potrebbero presentare anemia, abbassamento delle piastrine, febbre alta, letargia, linfonodi ingrossati e perdita di peso;
- Nel caso la malattia non venga debellata al primo stadio, il cane può passare alla fase subacuta, che dura all’incirca dai 40 ai 120 giorni. In questo caso, il cane potrebbe non avere sintomi ma essere portatore della malattia, con una durata che va anche fino a cinque anni da quando viene contratta, con rischio di infettare i suoi simili (mediante, ad esempio, le trasfusioni) o le zecche.
- L’ultima forma, quella cronica, è quella più pericolosa: infatti, il batterio potrebbe essere ormai arrivato a causare danni a livello del midollo osseo. È uno stadio della malattia molto grave e può provocare principalmente ecchimosi, epistassi o petecchie a livello delle mucose della bocca.
Quali sono i sintomi dell’Ehrlichiosi nel cane?
Come detto precedentemente, i primi segnali dell’Ehrlichiosi possono presentarsi anche molti giorni dopo la contrazione del virus. Ma quali sono i sintomi che vengono riportati maggiormente nelle varie forme della malattia? Tra i più comuni troviamo:
- Febbre alta;
- Perdita di peso e/o anoressia;
- Letargia;
- Epistassi (sangue dal naso);
- Ecchimosi cutanee;
- Aumento del volume dei linfonodi;
- Emorragie;
- Problemi oculari.
In caso di presenza di alcuni di questi sintomi si consiglia subito di contattare il pro
Diagnosi e trattamento dell’Ehrlichiosi canina
Tra i metodi più comuni utilizzati per la diagnosi dell’Ehrlichiosi troviamo le analisi del sangue e indagini diagnostiche, che in questo caso servono a valutare l’eventuale presenza dell’Ehrlichia canis o degli anticorpi alla malattia. Si consiglia in ogni caso di aspettare dagli 8 ai 28 giorni dal morso di zecca prima di effettuare l’analisi, dato che durante la fase di incubazione gli esiti potrebbero risultare falsi negativi.
Invece, tra le terapie più comuni per curare l’Ehrlichiosi troviamo i trattamenti antibiotici. In alcuni casi, come quelli in cui è necessario curare situazioni di anemia, potrebbero rendersi necessarie anche delle trasfusioni di sangue o di plasma.
Si consiglia in ogni caso di rivolgersi sempre a un veterinario, sia per la diagnosi della malattia che per definire la cura più adatta al proprio cane.
Modalità di prevenzione
Al momento non esiste vaccino per prevenire l’Ehrlichiosi. Essendo una malattia causata principalmente dalle zecche, una delle profilassi più consigliate per prevenirla è il corretto e costante utilizzo di prodotti antiparassitari, nonché l’ispezione giornaliera di eventuali parassiti sul corpo dei nostri amici animali. Inoltre, soprattutto nel caso di cani che vivono in zone considerate endemiche, è possibile tenere sotto controllo la malattia effettuando dei test sierologici di controllo di tanto in tanto.
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