Puntura di zecca nell’uomo: rischi, rimedi e soluzioni

Siamo abituati a pensare che la puntura di zecche e parassiti interessino solo i nostri amici a 4 zampe e per di più solo nei periodi più caldi dell’anno.
In realtà non serve vivere con cani e gatti per incorrere nel rischio di essere morsi da zecche e pulci, sarà sufficiente una passeggiata in montagna o tra l’erba alta. Lo sanno benissimo gli amanti del trekking o delle arrampicate che di paesaggi mozzafiato e folti cespugli ne vedono costantemente e ne conoscono pericoli e insidie.
Il morso di zecca sull’uomo non si riduce a un mero fastidio ma può celare pericoli ben peggiori. Procediamo con ordine e cerchiamo di capire come riconoscere la puntura di una zecca, le sue caratteristiche e come rimuovere il parassita.

MORSI DI ZECCA E UMANI, RISCHI, RIMEDI E SOLUZIONI
MORSI DI ZECCA E UMANI, RISCHI, RIMEDI E SOLUZIONI

Come riconoscere il morso di zecche e parassiti

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Morso della zecca

Prima di tutto cerchiamo di capire dove è possibile ricevere un morso di zecca. Spesso la zecca in questione potrebbe essere ancora attaccata al malcapitato ospite, tuttavia, è bene sapere che, dovendo preferire un luogo dove consumare il loro pasto, questi acari tenderanno a scegliere posti nascosti o comunque meno esposti, come lo spazio interdigitale (i nostri amici animali ne sanno qualcosa), testa, gambe (per la facilità di accesso, come già accennato, dovuta a camminate e passeggiate negli habitat frequentati dall’insetto), solo per citare i più probabili, ma non può essere esclusa definitivamente nessuna parte del corpo.

Spesso ci si accorge del morso di una zecca proprio perché questa rimane ancora attaccata all’uomo visto che, solitamente, nelle prime fasi del soggiorno non ci si rende conto di essere stati attaccati. Ad ogni modo la prima reazione riscontrabile dovrebbe essere quella di lieve gonfiore e rossore. A distanza di tempo si può manifestare un’eruzione cutanea sicuramente più fastidiosa.

La puntura della zecca tende poi a somigliare a un anello rosso al cui centro è presente un ulteriore cerchio infiammato. È molto importante riuscire a individuare se la reazione cutanea è dovuta proprio al morso di una zecca visto che questa può essere veicolo di malattie come la Malattia di Lyme, la Borreliosi di Lyme, la TBE - Tick Borne Encephalitis solo per citarne alcune. Ovviamente, così come per gli altri tipi di morsi, le reazioni possono essere legate anche a una reazione allergica con una sintomatologia tipica di questo problema.

Morso della pulce

I morsi delle pulci hanno un impatto visivo minore rispetto a quella che potrebbe essere la reazione al morso di una zecca, infatti solitamente si tratta di piccoli puntini che possono essere presenti sia in forma isolata che raggruppata. Quando la reazione corporea è un po’ più intensa è possibile trovare al centro anche una piccola vescica o una crosta.
Tra i sintomi più caratteristici della puntura di una pulce c’è sicuramente il prurito, che più frequentemente sarà localizzato nei pressi delle caviglie o delle gambe: alcuni dei posti prediletti da questi animali; anche in questo caso, se ci si rende conto di essere stati morsi da una pulce è buona norma consultare uno specialista, visto che anche questo parassita può essere vettore di una serie di malattie e batteri come Rickettsia Typhi e Yersinia Pestis, e l’elenco è solo a scopo esemplificativo, essendo la lista ancora lunga.

Morso dei pappataci

Il morso dei pappataci inizialmente è molto simile a quello di una zanzara e così come per la zecca sarà difficile individuare il momento della puntura per le loro abilità di anestetizzare la parte interessata. La puntura dei pappataci tuttavia, in seguito alla prima comparsa, può manifestare un eritema diffuso e un forte prurito.

Rispetto alle zanzare, sono più insidiosi per la loro capacità di non emettere il fastidioso ma peculiare ronzio della zanzara. Tra le malattie che questo insetto può diffondere, la più conosciuta è sicuramente la Leishmaniosi, che può essere trasmessa anche all’uomo.

Insomma, il mondo della natura e anche quello dei nostri amici a quattro zampe è pieno di insidie, ma imparare a conoscerlo può aiutarci a viverlo con più responsabilità e serenità.

Dove si attaccano le zecche nell’uomo

Le zecche fanno parte delle famiglie degli antropodi e possono essercene di vari tipi, abbiamo già trattato questo argomento in altre occasioni come con Zecche? Niente paura, impariamo a riconoscerle e classificarle. Solitamente, dopo aver individuato l’ospite su cui nutrirsi, le zecche scelgono uno dei luoghi più nascosti, caldi e umidi per iniziare a succhiare il sangue, per questo può capitare di ricevere più frequentemente un loro morso nell’inguine, nella zona ascellare o in testa tra i capelli. Dopo che la zecca si è attaccata all’uomo e l’ha morso, impiega da 2 a 7 giorni prima di staccarsi dall’ospite.

Cosa fare in caso di puntura di una zecca

Quando si viene punti da una zecca, la prima cosa che istintivamente si pensa di fare è rimuoverla, ma bisogna fare molta attenzione: infatti la zecca, sentendosi manipolata, potrebbe rigurgitare nell’ospite o comunque potrebbe lasciare nella pelle dell’uomo i propri “artigli”. Questo potrebbe peggiorare la situazione ed è quindi sempre bene ricorrere a uno specialista che saprà come intervenire. Se tuttavia vogliamo agire da soli, la cosa migliore da fare è procurarci una pinzetta con cui afferrare la zecca il più vicino possibile alla connessione con l’ospite e tirare lentamente in direzione opposta alla cute, in modo che l’animale possa sganciarsi con facilità. Una volta eliminata la zecca, è opportuno pulire bene la parte e disinfettare evitando di creare ulteriori traumi alla pelle nel tentativo di rimuovere residui della zecca rimasti ancora all’interno del corpo. Assolutamente da evitare rimedi creativi come l’uso di smalto per unghie, vaselina o qualsiasi sostanza posta sulla zecca nel tentativo di spingerla a staccarsi autonomamente.

Gli effetti e i sintomi del morso di zecca

Solitamente le punture delle zecche non provocano particolari problemi all’uomo ma, in alcuni casi, la saliva che immettono nell’ospite può provocare forti reazioni allergiche o trasmettere malattie come Lyme-Borreliosi e Meningoencefalite primaverile-estiva. Bisogna infatti fare molta attenzione se dopo un morso di zecca si evidenzia la comparsa di alcuni sintomi come mal di testa, nausea, rigidità nel collo, dolori muscolari, febbre, o si nota un arrossamento, un gonfiore o eruzioni cutanee in prossimità del morso.

Come evitare la puntura di una zecca

Per evitare di tornare a casa con uno di questi fastidiosi parassiti attaccati alla pelle, una buona abitudine può essere controllarci una volta arrivati a casa, ma anche indossare abiti adeguati prima di andare nei posti preferiti dalle zecche, portare con sé uno spray repellente per allontanarle e ovviamente curare la toeletta dei nostri amici a quattro zampe e trattarli con un antiparassitario.

Ora che sapete come difendervi dalla puntura di zecca, potete godervi in sicurezza i primi caldi estivi.

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