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La famiglia dei Muscidae comprende numerose specie di mosche. In particolare, la mosca cavallina o mosca delle stalle (Stomoxys Calcitrans), presenta un apparato boccale pungitore e, rispetto alla mosca domestica, è di maggiori dimensioni. La mosca cavallina non possiede un ospite preferenziale, per cui attacca e punge qualsiasi mammifero (cavalli, bovini, cani) e l’uomo. La sua presenza aumenta nelle vicinanze di allevamenti di cavalli o bovini.
Le malattie causate dalla mosca cavallina
I cani, in particolare quelli che vivono nelle vicinanze di allevamenti, in campagna o in canile, possono essere soggetti alle punture della mosca cavallina, soprattutto su muso, tartufo e padiglioni auricolari. Molto dolorose, tali punture possono causare:
- irrequietezza
- irritazione cutanea
- sanguinamenti
- ulcere
- croste
- dermatite necrotica e deformazione dei padiglioni auricolari nei casi più gravi.
Il ciclo di vita della mosca cavallina
Nella mosca cavallina adulta, il pasto di sangue è compiuto da entrambi i sessi, una o due volte al giorno. La mosca cavallina è una specie ovovipara, questo significa che le uova vengono incubate e si schiudono nel corpo della femmina. In base alle condizioni di temperatura e umidità, l'incubazione ha una durata di 1-4 giorni. Le larve sono coprofaghe e il loro sviluppo può avvenire in vari substrati organici in decomposizione. Il ciclo di sviluppo è fortemente influenzato dalla temperatura: a temperature di 15°C il ciclo uovo-adulto richiede circa 60 giorni, differentemente da un clima più caldo, a 30°C, in cui ne richiede solamente 12 giorni.
Prevenzione e trattamento della mosca cavallina
Nelle aree a rischio di presenza della mosca cavallina, vale a dire nei paraggi di allevamenti di cavalli e bovini, e durante i mesi primaverili ed estivi, è consigliato l’impiego di sostanze repellenti come le permetrine.