QUALI PARASSITI POSSONO INFESTARE IL NOSTRO CANE?

Condividere la propria casa e la propria vita con un animale domestico regala a tutta la famiglia gioie, emozioni e felicità. Tuttavia, la preoccupazione per la loro salute è sempre presente e, tra le insidie che minacciano il loro benessere, ci sono i parassiti. Si tratta di ospiti indesiderati che non solo provocano prurito e fastidio locale ai cani, ma possono anche divenire veicolo di contagio di malattie. Conoscere, eliminare e prevenire i parassiti risulta quindi di fondamentale importanza, non solo per assicurare ai piccoli amici a quattro zampe una vita serena e felice, ma anche per proteggere tutta la famiglia. 

QUALI PARASSITI POSSONO INFESTARE IL NOSTRO CANE?
QUALI PARASSITI POSSONO INFESTARE IL NOSTRO CANE?

LE PULCI

Le pulci sono degli insetti ematofagi (si nutrono di sangue di mammiferi e uccelli) privi di ali; tra i parassiti del cane, sono i più comuni. La puntura di una pulce, oltre a provocare prurito intenso, può determinare rossore e irritazione cutanea e, nei casi più gravi, dermatite allergica con croste, perdita di pelo e lesioni da grattamento. La pulce può, inoltre, essere causa di parassitosi interne (tenia) o di malattie più serie come la rickettsiosi o la bartonellosi. 

Questi parassiti attraversano, nella loro vita, 4 fasi:

  • Uova, che vengono depositate sul manto del cane e impiegano in media dai 2 ai 5 giorni per schiudersi;
  • Larva, priva di zampe, si annida nei luoghi umidi e privi di luce;
  • Pupa, protetta da un involucro appiccicoso detto bozzolo, prodotto dalla larva;
  • Pulce adulta, che si nutre del sangue dell’animale e, se femmina, può deporre fino a 500 uova.

 

    LE ZECCHE

    Le zecche, parassiti ematofagi, sono estremamente nocive: per sopravvivere, infatti, devono nutrirsi del sangue della vittima. A seconda della specie, hanno dimensioni che variano da un millimetro ad un centimetro e, inoltre, prediligono temperature miti e ambienti umidi e ombreggiati. Si appostano in attesa del passaggio del cane e, appena ne rilevano la presenza, vi si insediano. Il primo sintomo è il prurito: non sempre si manifesta immediatamente poiché, all’atto del morso, viene iniettato un anestetico per non far provare dolore al cane. Le zecche possono trasmettere malattie in grado di causare all’animale problemi seri di salute, come l'ehrlichiosi, la babesiosi e la malattia di Lyme nel cane.

      I PAPPATACI 

      I pappataci, o flebotomi, sono piccoli insetti simili alle zanzare, attivi solitamente tra maggio e ottobre anche se i recenti cambiamenti climatici ne stanno estendendo non solo l’habitat, ma anche la stagione di attività. La femmina è ematofaga e, quindi, necessita di un pasto di sangue per deporre le uova; la puntura, inoltre, può trasmettere al cane la leishmaniosi, una malattia cronica ad andamento anche grave che si sta diffondendo in tutta la penisola. I sintomi, i principali che potrebbe manifestare un cane ammalato di leishmaniosi sono: lesioni cutanee, febbre, zoppia, ingrossamento dei linfonodi, perdita di peso, dermatite, problemi alla vista e inappetenza. 

        I PIDOCCHI

        I pidocchi dei cani, come si evince dal nome, sono dei parassiti specifici per la specie e che, quindi, non si adattano all’uomo. Questi ospiti indesiderati si concentrano nelle zone in cui depositano le uova, dietro le orecchie e alla base della coda. Proprio come i pidocchi che colpiscono l’uomo, quelli dei cani si nutrono del sangue dell’ospite, provocando prurito, alopecia ed escoriazioni da grattamento. 

        Per combattere pulci, zecche, pappataci e molti altri parassiti, è importante utilizzare un prodotto specifico ed efficace, un antiparassitario a lunga durata, capace non solo di prevenire l’infestazione, ma anche di eliminare gli ospiti indesiderati sia dal cane che dall’ambiente circostante. Visita il nostro Pet Magazine e scopri altri consigli per proteggere il tuo animale domestico!

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        FRONTPRO è un medicinale veterinario. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Non utilizzare nei cuccioli di età inferiore alle 8 settimane o con un peso inferiore a quello indicato per ogni confezione. L’uso scorretto può essere nocivo, chiedi consiglio al tuo veterinario. Aut. Pub. 45-VET-2023.

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