PERCHÉ ESEGUIRE LA TOELETTATURA DEL TUO GATTO?
Il gatto è spinto dall'istinto a pulirsi di frequente: un manto pulito è essenziale per impedire la formazione di nodi, ristabilire il proprio odore e coprire quelli legati al cibo, che rischierebbero di attrarre eventuali predatori. Leccarsi permette inoltre all'animale di abbassare la propria temperatura corporea, una necessità dettata dalla sua scarsa capacità di sudorazione. Il problema è che, durante la toelettatura, i gatti ingeriscono grandi quantità di pelo: questo non viene mai completamente digerito e, nei casi più gravi, rischia di accumularsi nello stomaco e nell'intestino, creando vere e proprie ostruzioni. Pulire e spazzolare il gatto con una certa regolarità aiuta ad eliminare i peli "vecchi", ormai staccatisi dalla cute, limitandone l'accidentale ingestione. La toelettatura del gatto è inoltre un'ottima occasione per controllare il suo stato di salute e verificare l'eventuale presenza di parassiti, come zecche, pulci e pidocchi. Non da ultimo, serve a stimolare la circolazione dell'animale e a migliorarne il tono muscolare.
COME E QUANDO PULIRE E SPAZZOLARE IL GATTO?
La toelettatura del gatto deve essere sempre eseguita con una certa frequenza, ma un'attenzione particolare va riservata alla muta, ossia il periodo dell'anno in cui il nostro amico a quattro zampe rinnova il proprio pelo. I mesi maggiormente interessati dal ricambio del manto sono quelli primaverili e autunnali.
È comunque una buona idea spazzolare il gatto regolarmente, da una volta alla settimana a tutti i giorni, a seconda della lunghezza del pelo. Il tipo di manto interessa anche la scelta della spazzola; in linea di massima, comunque, si inizia con un modello a denti larghi, in modo da rimuovere i residui più grossolani, quindi si ripassa il pelo con un pettine a trame fitte, per districarlo in maniera perfetta. Una volta spazzolato, si conclude la toelettatura del gatto pulendo accuratamente anche occhi, naso e orecchie. Per farlo, puoi passare sulle zone interessate un batuffolo di cotone, imbevuto in acqua o soluzione specifica e ben strizzato.
COME PULIRE IL PELO CORTO E LUNGO?
Le tecniche di toelettatura dei gatti variano a seconda del tipo di mantello. Più precisamente:
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Gatto a pelo corto: un pelo liscio e corto è facile da gestire. Si spazzola una volta a settimana, servendosi di un pettine a denti duri e arrotondati, di metallo o di plastica. Si passa infine il guanto in gomma, allo scopo di rimuovere il pelo residuo;
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Gatto a pelo semilungo: gli esemplari con pelo semilungo richiedono di essere spazzolati più frequentemente, almeno due volte a settimana. Anche in questo caso si utilizza un pettine a denti larghi, al quale va abbinata una spazzola cardatrice. Detta anche slanatore, è uno strumento indispensabile per prevenire il pelo infeltrito e per rimuovere il sottomanto in eccesso;
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Gatto a pelo lungo: i gatti a pelo lungo vanno spazzolati ogni giorno. Si parte con il pettine a denti larghi per districare eventuali nodi, quindi si passa allo slanatore, spazzolando prima la pancia, poi le zampe e infine il dorso, ossia la zona in cui si assiste a una maggior perdita di pelo. Si procede in ultimo con il guanto in gomma, allo scopo di eliminare i residui di pelo ancora presenti, avendo cura di passarlo con delicatezza anche sulla coda, dalla base all'estremità.
La toelettatura riveste un ruolo centrale per il benessere e la salute del gatto. Per questo è importante abituarlo alla spazzola fin da quando è cucciolo e svolgere questa operazione con regolarità. L'ideale è scegliere un ambiente gradevole, un momento in cui l'animale è rilassato e magari prevedere una ricompensa. In ogni caso, non dovrebbe mai trattarsi di una tortura: se svolta con premura e dedizione, la toelettatura si trasforma in una preziosa occasione di intimità tra gatto e umano, capace di rafforzarne il rapporto di complicità e fiducia.